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L'alfabeto latino è stato usato originariamente per trascrivere il latino; nella pronuncia classica del latino generalmente a ogni segno corrisponde un unico fonema, mentre nella pronuncia ecclesiastica o medievale si riflette la pronuncia del latino nel periodo medievale, che aveva subito alcune evoluzioni.
Lettere
Maiuscola |
Minuscola |
Pronuncia IPA classica |
Pronuncia IPA ecclesiastica |
Nome
|
A |
a |
, (/aː/)[1] |
[2] |
|
B |
b |
, (/b/)?[3] |
|
|
C |
c |
, ?[4][5] |
, [6][5] |
|
D |
d |
, (/d/)?[3] |
|
|
E |
e |
(/e/),[1] , [7] |
(/e/),[8] [9] |
|
F |
f |
|
|
|
G |
g |
, o nessuna,[10] ?[4] |
, ,[6] o nessuna[11] |
|
H |
h |
, , nessuna?[12] |
nessuna[13] |
|
I, J[14] |
i, j[14] |
(/i/), (/i̯/),[1] , [15] |
, , [16] |
|
K[17] |
k[17] |
, ?[4] |
|
|
L |
l |
|
|
|
M |
m |
|
|
|
N |
n |
, (/n/), (/n/), (/n/)?[18] |
, (/n/), (/n/),[19] [11] |
|
O |
o |
(/o/),[1] |
(/o/),[8] [20] |
|
P |
p |
[21] |
[21] |
|
Q |
q |
[22] |
|
|
R |
r |
|
|
|
S |
s |
|
, (/s/)[23] |
|
T |
t |
[24] |
, [25] |
|
V, U[26] |
u, v |
(/u/), (/u̯/),[1] , , ?[27] |
, , , [28] |
|
X |
x |
|
|
|
Y |
y |
(/y/),[1] |
|
|
Z |
z |
|
|
|
Digrammi
Maiuscola |
Minuscola |
Pronuncia IPA classica |
Pronuncia IPA ecclesiastica
|
Ae, Æ |
ae, æ |
(regolare) |
|
Ch |
ch |
(?)[29] |
[30]
|
Gm |
gm |
?, ?[31] |
(regolare)
|
Gn |
gn |
, [31] |
, [32]
|
Oe, Œ |
oe, œ |
(/oɪ̯/)[1] (regolare) |
|
Ph |
ph |
(?, ?)[29] |
|
Sc |
sc |
(regolare) |
, [33]
|
Th |
th |
(?)[29] |
(regolare)
|
Ti |
ti |
(/ti/)[1], (regolare) |
, [34]
|
Segni diacritici
Note
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 1,7 Si ritiene che nel latino classico le vocali lunghe fossero leggermente più chiuse rispetto alle vocali brevi, senza distinzione fonematica tra la vocale aperta e la vocale quasi aperta, tra la vocale semiaperta e la vocale semichiusa o tra la vocale quasi chiusa e la vocale chiusa.
- ↑ Vedi anche il digramma "ae".
- ↑ 3,0 3,1 Alcuni studiosi ritengono che nel periodo classico le sonore e si assimilassero in e , senza distinzione fonematica con la corrispondente sonora, prima di un'altra consonante sorda.
- ↑ 4,0 4,1 4,2 Alcuni studiosi ritengono che già nel periodo classico le velari e si fossero palatalizzate in e prima di , , .
- ↑ 5,0 5,1 Vedi anche il digramma "ch".
- ↑ 6,0 6,1 La pronuncia ecclesiastica è affricata (, ) prima di , , , ; è velare (, ) negli altri casi.
- ↑ Nel latino classico "e" si pronuncia quando è vocale debole di un dittongo, o altrove.
- ↑ 8,0 8,1 Nel latino ecclesiastico non c'è differenza fonematica tra la la vocale semiaperta e la vocale semichiusa.
- ↑ Vedi anche i digrammi "ae" e "oe".
- ↑ Vedi anche i digrammi "gm" e "gn".
- ↑ 11,0 11,1 Vedi anche il digramma "gn".
- ↑ La pronuncia classica è dopo una consonante, negli altri casi e, secondo alcuni studiosi, talvolta è muta in mezzo a due vocali; vedi anche i digrammi "ch", "ph" e "th".
- ↑ Vedi anche i digrammi "ch" e "ph".
- ↑ 14,0 14,1 Nel latino standard non c'è distinzione tra "i" e "j", che sono due grafemi diversi per la stessa lettera; l'uso di "j" appare raramente in alcune trascrizioni non standard per evidenziare il suono di semiconsonante.
- ↑ La pronuncia classica è semiconsonante a inizio di parola prima di un'altra vocale o tra due vocali, semivocale nei rari casi in cui fa dittongo in parole di origine greca, o vocale negli altri casi.
- ↑ La pronuncia ecclesiastica è semiconsonante prima di un'altra vocale, semivocale tra una vocale e una consonante, vocale negli altri casi.
- ↑ 17,0 17,1 Lettera presente nel latino arcaico, scomparsa nel latino classico e talvolta utilizzata come traslitterazione della κ greca in alcuni prestiti dal greco antico.
- ↑ La pronuncia classica di "n" è prima di , prima di e , prima di e (se esistevano), negli altri casi.
- ↑ La pronuncia ecclesiastica di "n" è prima di e , prima di e , negli altri casi.
- ↑ Vedi anche il digramma "oe".
- ↑ 21,0 21,1 Vedi anche il digramma "ph".
- ↑ Il digramma "qu" si pronuncia nel latino classico.
- ↑ Nella pronuncia ecclesiastica a volte la "s" è resa sonora tra due vocali o prima di una consonante sonora, senza distinzione fonematica con la sorda.
- ↑ Vedi anche il digramma "th".
- ↑ Vedi anche il digramma "ti".
- ↑ Nel latino standard non c'è distinzione tra "u" e "v", che sono due grafemi diversi per la stessa lettera, con la preferenza per "V" nella scrittura maiuscola e per "u" nella scrittura minuscola; ciononostante si usa distinguere comunemente, nelle trascrizioni non standard, tra i segni "U" e "u" quando nella pronuncia ecclesiastica si realizza il suono di vocale, semivocale o semiconsonante e i segni "V" e "v" quando nella pronuncia ecclesiastica si realizza il suono di consonante; tale distinzione è fatta comunemente anche nella trascrizione contemporanea del latino classico.
- ↑ La pronuncia classica è semiconsonante prima di un'altra vocale, semivocale nei dittonghi "au" e "eu", o vocale negli altri casi; alcuni studiosi ritengono che già in epoca classica "u" si pronunciasse consonante tra due vocali o a inizio di parola seguita da una vocale.
- ↑ La pronuncia ecclesiastica è consonante tra due vocali o a inizio parola seguita da una vocale, semiconsonante tra una consonante e una vocale, semivocale tra una vocale e una consonante, vocale negli altri casi.
- ↑ 29,0 29,1 29,2 Secondo alcuni studiosi già nel periodo classico le consonanti con aspirazione potrebbero essersi evolute nelle corrispondenti consonanti fricative.
- ↑ La pronuncia ecclesiastica del digramma "ch" è sempre , anche prima di , , , .
- ↑ 31,0 31,1 Nel latino classico "g" si nasalizza in prima di un'altra nasale ( e forse anche ) e probabilmente non si pronunciava se il digramma "gn"/"gm" era a inizio di parola.
- ↑ La pronuncia ecclesiastica del digramma "gn" è a inizio di parola e negli altri casi.
- ↑ La pronuncia ecclesiastica del digramma "sc" è prima di , , , ; negli altri casi.
- ↑ Il digramma "ti" seguito da vocale si pronuncia nel latino ecclesiastico, negli altri casi.
- ↑ 35,0 35,1 Posta sopra la "e" nelle sequenze "aë" e "oë" quando queste non formano dittongono e vanno pronunciate separate.
Riferimenti