Questo modulo costituisce il codice di funzionamento del Template:It-conj e crea, in base ai parametri inseriti in quest'ultimo, la tabella di coniugazione dei verbi italiani. Si compone di una funzione principale, p.itconj (richiamata direttamente nel template) e di quattro funzioni accessorie (p.over, p.wiki, p.alts e p.plurale) che sono utilizzate solo all'interno della funzione principale per abbreviarne il codice (ad es., la funzione p.wiki rende il suo argomento un wikilink). Le sezioni seguenti illustrano il loro funzionamento, iniziando da quella principale.
Questo modulo è stato importato nel febbraio 2013 a partire dal corrispondente modulo di en.wikt, la cui cronologia riporta i relativi autori (NB: successive modifiche apportate tanto su en. quanto su it. hanno reso i due moduli molto diversi fra loro, per cui i relativi template potrebbero comportarsi in modo molto differente).
È la funzione principale del modulo; interpreta i parametri inseriti nel template (radice, desinenza all'infinito, ausiliare, eventuali forme irregolari) e in base ad essi costruisce la tabella che ne costituisce l'output. La funzione internamente è suddivisibile in sottosezioni identificate nel modulo dai -- commenti
; tali sottosezioni vengono di seguito brevemente descritte separatamente.
La prima sottosezione definisce le variabili passate al modulo dal template:
stem
: la radice del verbo (ad. es. parl per "parlare", corr per "correre" e così via); corrisponde al primo parametro del Template:It-conjtype
: la desinenza (all'infinito) del verbo (are, ere, arsi etc.); corrisponde al secondo parametro del Template:It-conjaus
: l'ausiliare (essere o avere); corrisponde al terzo parametro del Template:It-conjSuccessivamente vengono definite le variabili interne al template, che saranno poi codificate successivamente: ad es. inf
per la voce verbale all'infinito, pres1s
per la prima persona singolare del presente indicativo, prem1s
per la prima persona singolare del passato remoto e così via; se si aggiunge una nuova variabile è bene aggiungerla anche a tale lista, altrimenti potrebbe risultare nulla.
Segue poi la costruzione delle voci verbali standard: in base alla desinenza (type
) il modulo genera le stringhe per le varie forme flesse unendo radice (stem
) e relativa uscita: ad es. se la desinenza è "are" (if type = "are"
), pres1s = stem.. "o"
(parlo); prem1s = stem.. "ai"
(parlai) e così via. Stesso discorso per i verbi riflessivi (tipe = "arsi"
e simili).
Nella sottosezione identificata da -- Recupera le eventuali forme irregolari o varianti..
, le stringhe per le voci verbali così create vengono riunite in stringhe uniche: la funzione p.over sostituisce la forma flessa generata automaticamente con quella eventualmente inserita manualmente nel template, se presente; la funzione p.alts aggiunge alla forma flessa generata automaticamente quella eventualmente inserita manualmente, se presente. Ad es. per il presente indicativo:
pres1s = p.over(pres1s,args)
→ se nel template è inserito il parametro "pres1s=", viene sovrascritto a quello generato automaticamentepres1s = p.alts(pres1s, pres1s2)
→ se nel template è inserito il parametro "pres1s2=", viene aggiunto accanto a quello generato automaticamenteNella sottosezione -- Tempi composti
vengono generate le forme per i tempi composti (passato prossimo etc.) e i relativi titoli dei cassetti. Prima si genera automaticamente, tramite la funzione p.plurale (vedi sotto), il plurale del participio passato pplur
(necessario se l'ausiliare è essere). Successivamente, in base all'ausiliare inserito, si generano le stringhe per le varie voci verbali unendo ausiliare (coniugato) e participio passato: ad es. per il passato prossimo:
if aus = "avere"
), paspros1s = "] ".. pp
(ho parlato) e così viaif aus = "essere"
), paspros1s = "] ".. pp
(sono arrossito) e così viaif pp = ""
) le forme composte si annullano paspros1s = ""
else
), escono le doppie forme composte paspros1s = "] ".. pp, "] ".. pp
e così via.Subito dopo si generano i titoli dei cassetti, con la corrispondente descrizione (se if pp = ""
, la descrizione è per tutti "manca dei tempi composti").
Infine, nella sottosezione -- Costruisce la tabella di coniugazione
il modulo costruisce la tabella (conj
) e vi inserisce le forme flesse precedentemente generate. Il modulo restituise tale tabella con output (return conj
).
La funzione p.over (p.over(x,over,xtra)
) serve per sovrascrivere l'eventuale voce verbale irregolare (identificata dal suo secondo argomento, over
), se definita, a quella generata automaticamente (identificata dal primo argomento x
). Ad esempio, all'interno della funzione principale il codice
pp = p.over(pp,args)
cerca l'eventuale parametro "pp=" (participio passato) nel template; se questo è definito (come nel caso del verbo "scrivere", in cui "pp= scritto") lo rimpiazza alla forma predefinita (che sarebbe, sempre nel caso di "scrivere", scrivuto), se non lo è restituisce invece quest'ultima.
Il terzo parametro xtra
va settato su 0
solo nel caso dei verbi riflessivi, e inserisce la corrispondete particella pronominale ("mi", "ti" etc.), in tutti gli altri casi può essere ignorato.
La funzione p.wiki (p.wiki(x)
) rende il suo argomento, x
, un wikilink, con "pipe" alla sezione italiana. In pratica, nel modulo, scrivere p.wiki(qualcosa)
equivale al wikicodice ].
Inoltre, la funzione controlla, tramite la funzione standard di Scribunto mw.title.new(x).exists (si veda anche qui) se la pagina a cui punta tale link esiste o meno (funziona in modo molto simile alla funzione parser ifexist del codice mediawiki). Se la pagina non esiste, aggiunge al wikilink la Categoria:Verbi italiani con forme da scrivere, e/o la Categoria:Verbi italiani da scrivere se ad essere rosso è il link verso la forma all'infinito.
La funzione p.alts (p.alts(x, y)
) aggiunge l'eventuale variante alternativa (identificata dal suo secondo argomento, y
), se definita, accanto a quella generata automaticamente (identificata dal primo argomento x
), separandola con una virgola. Ad esempio, all'interno della funzione principale, il codice
pp = p.alts(pp, pp2)
cerca l'eventuale parametro "pp2=" (variante del participio passato) nel template; se questo è definito (come nel caso del verbo "perdere", in cui "pp2= perso") lo aggiunge al seguito di quella base (che sarebbe, sempre nel caso di "perdere", perduto), se non lo è restituisce invece solo quest'ultima.
La funzione p.plurale (p.plurale(pos, str, r)
) sostituisce, al suo argomento str
, tanti caratteri quanti sono indicati dall'argomento pos
con l'argomento r
. In pratica, il codice p.plurale(-1, "cane", i)
restituisce "cani". Serve per generare il plurale del participio passato pplur
(a sua volta necessario per i tempi composti con ausiliare essere) tramite il codice:
pplur = p.plurale(-3, pp, "i]]")
e simili