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lego
- prima persona singolare dell'indicativo presente di legare
- lè | go
IPA: /ˈleɡo/
vedi legare
lego (vai alla coniugazione) prima coniugazione (paradigma: lēgō, lēgās, lēgāvī, lēgātum, lēgāre)
- delegare, affidare, lasciare in gestione
- (politica) inviare come ambasciatore, mandare come delegato, mandare in missione diplomatica
- (tres philosophi) quos Athenienses Romam ad senatum populi Romani legaverant inpetratum uti multam remitteret - (i tre filosofi) che gli ateniesi inviarono come ambasciatori a Roma presso il senato del popolo romano, per ottenere che condonassero la sanzione (Aulo Gellio, Noctes Atticae, liber VI, XIV, 8)
- ad vestrum iudicium civis amplissimos legavit testis huius iuris, vitae laudatores, periculi deprecatores - al vostro tribunale ha inviato come delegati i più illustri cittadini, testimoni del suo diritto, esaltatori della sua vita, intercessori davanti al pericolo (Cicerone, Pro Balbo, XLII)
- (militare) delegare il comando a, nominare comandante, scegliere come comandante o ufficiale luogotenente
- (diritto) lasciare in eredità
- nil tibi legavit Fabius, Bithynice, cui tu annua, si memini, milia sena dabas - niente ti ha lasciato in eredità Fabio, Bitinice, a cui tu, se ricordi, davi seimila l'anno (Marziale, Epigrammi, liber IX, VIII)
- non, si uxori vir legavit argentum omne quod suum esset, idcirco quae in nominibus fuerunt legata sunt: multum enim differt in arcane positum sit argentum an in tabulis debeatur - se un uomo ha lasciato in eredità alla moglie tutto il denaro che era suo, non per questo vengono lasciati in eredità quei che erano presso dei debitori: è molto diverso, infatti, se il denaro sia stato riposto in un forziere o se è dovuto a debito nei registri contabili (Cicerone, Topica, XVI)
lego (vai alla coniugazione) terza coniugazione (paradigma: legō, legis, lēgi, lēctum, legĕre)
- cogliere, raccogliere
- estrarre, tirare fuori, fare uscire, cavare
- scegliere, selezionare, designare
- (in particolare), (politica) scegliere per un incarico, eleggere, nominare, designare
- pontificem deinde Numam Marcium Marci filium ex patribus legit - elesse poi pontefice massimo Numa Marcio, figlio di Marcio, dei senatori (Tito Livio, Ab Urbe condita libri, liber I, XX)
- si maxime ex ea familia legi dictatorem vellent, patrem multo potius M. Valerium spectatae virtutis et consularem virum legissent - se avessero assolutamente voluto fosse eletto un dittatore di quella famiglia, piuttosto avrebbero eletto il padre Manlio Valerio, un uomo di chiara virtù e consolare (Tito Livio, Ab Urbe condita libri, liber II, XIX)
- (per estensione) cogliere un suono, origliare, ascoltare, sentire
- (per estensione) cogliere con gli occhi, scorgere, sbirciare, guardare
- (per estensione) leggere
- malum librum legi - ho letto un brutto libro (Catullo, Carmina, carmen XLIV, 21)
- haec senior (...) legat, at tua, Cosconi, venerandaque sanctaque verba a pueris debent virginibusque legi - che un anziano legga questi , ma le tue parole venerande e sante, Cosco, devono essere lette da fanciulli e ragazze (Marziale, Epigrammi, liber III, LXIX, 6-8)
- (per estensione), (in particolare) leggere a voce alta, declamare, recitare
- ipse nescio, quid illo legente interim faciam, sedeam defixus et mutus et similis otioso an, ut quidam, quae pronuntiabit, murmure oculis manu prosequar - non so che fare mentre quello declama, se stare seduto fermo e muto come uno sfaccendato o, come qualcuno, seguire le cose che dice con un mormorio, con gli occhi, con la mano (Plinio il Giovane, Epistulae, liber IX, epistula XXXIV, 2)
- edicta eius et contiones describunt et legunt - trascrivono i suoi editti e i suoi discorsi e li declamano (Cicerone, Epistulae ad Atticum, liber II, epistula XX, 4)
- (lēgō, lēgāre) lē | gō
- (legō, legĕre) lĕ | gō
- (pronuncia classica, lēgō, lēgāre) IPA: /ˈleː.ɡoː/
- (pronuncia classica, legō, legĕre) IPA: /ˈle.ɡoː/
- (pronuncia ecclesiastica, entrambi i verbi) IPA: /ˈle.ɡo/
- (lēgō, lēgāre) da lex, "legge"; il senso letterale è "delegare, affidare, dare per legge, secondo legge"
- (legō, legĕre) dal proto-italico *legō, discendente del proto-indoeuropeo *leǵ-, "raccogliere"; etimologicamente correlato al greco antico λέγω, "scegliere, intendere, parlare"
- (delegare, affidare) delego, allego, committo, mando, demando, commendo, credo
- (cogliere, raccogliere) colligo, recolligo, deligo, cogo, confero, carpo, decerpo, arripio
- (tirare fuori, cavare) extraho, elicio, effodio, effero
- (scegliere) opto, deligo, eligo, seligo, exquiro
- (scegliere per un incarico, eleggere, nominare) eligo, deligo, nomino
- (origliare, ascoltare, sentire) audio, percipio, ausculto
- (scorgere, guardare) specto, conspicio, video, viso
- (leggere) perlego, lectito, libros o chartas o paginas evolvo
- (leggere a voce alta, declamare) recito, declamo, (di poesie) cano
- (derivati di lēgō, lēgāre) legatio, legatus, legatum, legator, collega
- (composti di lēgō, lēgāre) ablego, allego, delego, praelego, relego
- (derivati di legō, legĕre) lectio, lector, lectrix, legio, legulus, legumen, lectito, lectus (IV declinazione)
- (composti di legō, legĕre) allego, colligo, deligo, diligo, eligo, intellego, neglego, perlego, praelego, relego, seligo, sublego
- discendenti in altre lingue
- discendenti di lēgō, lēgāre
- discendenti di legō, legĕre
- ligo, "legare" (da cui discende anche il corrispondente verbo italiano)