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Ordine dei tratti (animazione)

(vai ai composti)

Hanzi tradizionale e semplificato; 7 tratti, radicale 62 ()+7

Pronuncia (pinyin): wǒ

Significato (come carattere):

  1. io, me, mio, a me

Il carattere rappresenta una mano (carattere a sinistra, ) che stringe una lancia (, a destra). In origine il carattere era pronunciato ŋɑ ed rappresentava una lunga ascia con spuntoni affilati, una volta molto diffusa nell'antica Cina, usata nella schiavitù e come arma di guerra, anche se col tempo divenne superata da altre armi.

Nel Cinese Classico (2° secolo A.C. circa) il carattere ha cominciato ad essere usato come pronome in prima persona, passando da significare un "io" bellicoso, di un guerriero che usa questa ascia (significato originale) per difendere sé stesso, per poi diventare un "io" di un guerriero molto forte e sicuro al servizio del suo signore, che lentamente prese il sopravvento sull'antico pronome personale, (, io, me).

In precedenza, wú venne usato come metafora della connessione della bocca (radicale presente nella parte inferiore del hanzi,口) di una persona e il numero 5 (, gli elementi, il cielo, la terra, l'acqua, il fuoco e lo spazio) per indicare una connessione spirituale con un dio attraverso gli elementi che fungono da legame, un pronome che riflette i periodi di pace prima dei regni sanguinosi.

Questo cambiamento culturale, portò alla transizione al pronome wǒ.

Forma antica

La forma originale del carattere 我.

IPA:

Ascolta la pronuncia :

  1. (Pronome personale in prima persona) Io, me, a me, mi
Sing. Plur.
1a pers. (wǒ) 我們/我们 (wǒmen)
1a pers. 咱們/咱们 (zánmen)
2a pers. (nǐ) 你們/你们 (nǐmen)
2a pers. (nín)
n.e.
3a pers. (m.) (tā) 他們/他们 (tāmen)
3a pers. (f.) (tā) 她們/她们 (tāmen)
3a pers. (neutro) (tā) 它們/它们 (tāmen)

Da non confondere con

(vai ai composti)

Kanji base (Kyōiku kanji) di grado 6; 7 tratti, radicale 62 ()+7

Significato (come carattere):

  1. , ego, sé stesso, io, me

Dalla lettura On'yomi del carattere cinese classico, pronome n-ga (Io), come uno dei caratteri usato per rappresentare il suono が (ga) nel Man'yōgana .

Dal periodo Heian divenne uno dei caratteri, insieme a 吾, per rappresentare il pronome personale e われ, e anche se oggi i caratteri sono equivalenti, si ritiene che i caratteri avessero un tempo letture diverse.

我 rappresentava presumibilmente わ, pronome in prima persona plurale e occasionalmente riflessivo (come 自分), mentre rappresentava , pronome in prima persona sempre singolare.

Quest'ultima forma caddè in disuso alla fine del periodo Heian, quando rimase solo la forma あが (forma ancora più letteraria e ormai obsoleta di 我が, waga).

Questo carattere è oggi poco usato e non comune, se non nella forma composta 我が (Il mio, il nostro, ecc) oppure nella forma plurale(我々我等) e ambiti formali, nonché dialettali o regionali.

Questo carattere è uno dei due caratteri cinesi usati per rappresentare il pronome personale われ, l'altro, , è molto più letterario e arcaico, anche se oggi non variano in pronuncia.

IPA: ,

Kanji in questo lemma
われ
Grado: 6
kun'yomi

Possibilmente dal pronome proto-giapponese 我 (わ, wa; io, noi) con il suffisso nominativo れ, o con la forma verbale continuativa (Giapponese letterario, equivalente a un presente o congiuntivo) del verbo 生れ (are, vivere, nato) o 在れ per formulare il pronome in prima persona riflessivo (in simil modo a 自分) , nominativo e accusativo, oppure come "sé (stessi)".

Seppur un pronome tradizionale in prima persona in Giappone, il cui uso è stato massiccio ed già documentato la prima volta nella man'yō'shū e continuato nella storia, tuttavia cadde in disuso nel periodo Edo quando 私 si diffuse, anche se rimasto comune nello stile scritto. Oggi molto presente in ambiti di letteratura o canzoni classiche, citazioni, titoli di libri.

Occasionalmente viene usato nei dialetti dell'ovest come pronome in seconda persona informale, in uso simile a お前 (tu).

  1. (Pronome in prima persona, tradizionale, formale), io, me stesso.
  2. (Pronome in seconda persona,dialettale, informale) tu.
    • 「我は亰人か」 (Ware wa kyō-jin ka?) "Tu arrivi dalla capitale?"

Dal proto-giapponese わ ( Wa、我, io, me, noi), scritto alternativamente come 和, metaforicamente significava "noi,io, Giapponese", arrivando dalla scrittura "ワ", che indicava il nome del Giappone dai nativi, oggi rimasto in uso tramite termini fossilizzati o la forma わが (Wa-ga Mio, nostro), cadde in uso dopo il periodo Heian, solo la forma われ e わが vennero usati, anche rimane un pronome in prima persona usato in aforismi e testi storici.

  1. (Pronome in prima persona singolare e plurale, obsoleto) Io, me stesso, noi.
    • 「憶良らは今はまからむ子泣くらむそを負ふ母もを待つらむそ」
      Kanji in questo lemma

      Grado: 6
      kun'yomi


Dal Proto-Giapponese あ (A, 吾, io, me), come scrittura alternativa di 吾, cadde in disuso dopo il periodo Heian, lasciando solo la forma あれ (are, Io) e あが (A-ga, Il mio, mio), anch'esse divennero obsolete diversi secoli dopo.

  1. (Pronome in prima persona singolare , obsoleto) Io, me.
    • 「'()をつと君が濡れけむ 」 A wo matu to kimi ga nureken' "Aspettando me, tu ti sei bagnato." (Man'yōshū)
Kanji in questo lemma
あれ
Grado: 6
kun'yomi

Dal Proto-Giapponese あれ ( A-re, 吾れ, io, me), come scrittura alternativa di (われ, ), combinazione di あ (io, me) e il suffisso continuativo o nominativo れ, usato dal Periodo Nara fino al Periodo Kamakura, quando venne letto solo come われ (ware, io).

  1. (Pronome in prima persona singolare, letterario, obsoleto) Io, me.
    • 「'(あれ')にも有らねば、返しすべくも思はねど」"Are ni mo araneba kawesisu bekumo omohanedo" 'Se io non ce l'ho, non penso di poterlo restituire."
Kanji in questo lemma
わが
Grado: 6
kun'yomi

Pronome possessivo derivato dall'unione del pronome personale antico (我、Io, noi) con il suffisso , che fungeva la stessa funzione della particella の o indicatore del soggetto come nel Giapponese moderno, tale utilizzo è presente nella Man'yōshū.

Tuttavia, oggi solo la forma possessiva rimane e il suo uso è molto formale e restrittivo, molte volte impiegato nei discorsi e formalità in quanto è un'espressione all'antica.

Nella scrittura, la particella が di questo composto può essere scritta separatamente (我 o 我が)anche se facoltativa, tuttavia entrambe le versioni sono corrette e non cambia il significato, seppur la versione con la particella separata è preferita per avere maggior comprensibilità nella frase.

Indica la possessione di qualcosa con visione favorevole e fierezza verso esso, anche se può solo essere usato con sostantivi specifici in quanto espressione letteraria e fossilizzata.

  1. (Pronome possessivo singolare e plurale in prima persona, fossilizzata e alla vecchia maniera) Il mio/ Il nostro X.
    • 「吾を非として当う者は我が師なり」(ware wo hitoshite mukau mono wa waga shinari) "Chiunque presta attenzione ai miei difetti è un insegnante per me."
    • 「我が国」(Wa-ga Kuni) (Il nostro paese)
    • 「我が社」(Wa-ga Sha) (La mia compagnia)
    • 「我が子」(Wa-ga Ko) (Mio figlio)
  2. (Pronome in prima persona nominativo, obsoleto) Io.
  3. (Pronome in prima persona plurale nominativo, obsoleto) Noi.

Composti

Kanji in questo lemma

Grado: 6
on'yomi

(hiragana , romaji ga)

  1. Ego