Il conflitto di edizione si può verificare quando due o più utenti lavorano contemporaneamente alla modifica della stessa voce o partecipano alla stessa discussione.
Ipotizziamo che l'utente A inizi a modificare una voce, e che l'utente B, a sua volta, inizi a modificare la stessa voce sulla quale sta già lavorando l'utente A: nel caso in cui l'utente A salvi la pagina per primo, l'utente B riceverà un messaggio di errore nel momento in cui cercherà di salvare il proprio lavoro.
Nel ricevere l'avviso, l'utente B avrà a disposizione due riquadri per la modifica: nel primo in alto ci sarà visualizzato il testo dell'utente A (che è la versione corrente), mentre in basso sarà visualizzato il testo dell'utente B rimasto "in sospeso".
L'utente B, che è stato "conflittato", può risolvere la situazione in vari modi, uno dei quali consiste nel copiare il proprio testo negli appunti per poi rifare da capo la modifica: premendo di nuovo su "modifica" opererà infatti sulla nuova versione della pagina appena modificata dall'utente A.
Una seconda soluzione prevede che l'utente B ignori temporaneamente le modifiche apportate dall'utente A, e sostituisca il testo di A col suo testo per poi salvare la pagina (basta selezionare il testo del riquadro in basso e sostituirlo al testo di A nel riquadro superiore). Questa soluzione è conveniente solo se le modifiche di A erano state minime. A questo punto l'utente B controllerà la cronologia della voce e andrà a prendere nota di quali erano state le modifiche apportate da A, eventualmente integrandole nella voce.
Una terza soluzione può essere applicata quando la modifica dell'utente B riguarda un singolo paragrafo della voce, e quella dell'utente A un paragrafo differente. In questo caso, l'utente B può risolvere il conflitto semplicemente copiando, dal riquadro in basso, il paragrafo con la sua modifica per poi inserirlo nel testo del riquadro in alto.
Per risolvere al meglio un conflitto di edizione, può essere utile aprire una nuova finestra nella quale visualizzare la cronologia della voce ed analizzare le modifiche apportate dall'utente A, effettuando un confronto fra le versioni. Si avrà così modo di copiare le modifiche apportate dall'utente A per poterle inserire nel proprio testo prima di salvare.
È buona norma specificare sempre nell'oggetto della modifica che si sta operando a seguito di un conflitto di edizione. In questo modo, l'utente A viene in pratica messo al corrente del conflitto che si è verificato. L'utente A dovrebbe poi controllare le modifiche apportate dall'utente B per verificare che il suo contributo non sia andato perduto.
Partecipare ad una discussione animata, specie se si è al Bar di Wikizionario, può portare facilmente a dei conflitti di edizione (anche più di uno consecutivamente). In questo tipo di conflitti si applica in genere la terza soluzione vista in precedenza: l'utente B, che è stato conflittato, copia il proprio intervento dal riquadro in basso e lo inserisce in fondo al testo del riquadro in alto (a seguire l'intervento dell'utente A). È buona norma, ma non obbligatorio, specificare all'inizio del proprio intervento che si è stati conflittati. In questo modo, gli utenti che stanno partecipando alla discussione sono messi al corrente che l'intervento dell'utente B è stato scritto in contemporanea con quello dell'utente A. In pratica si avverte che il proprio intervento è stato scritto senza aver avuto la possibilità di leggere quello dell'utente A.
Una seconda soluzione, preferibile alla prima, è quella di leggere l'ultimo intervento dell'utente A, e modificare di conseguenza l'intervento che si intendeva inserire (se necessario). In questo caso non si dovrebbe specificare che si è stati conflittati.
I conflitti di edizione sono una perdita di tempo e una fonte di irritazione, per questo vale la pena modificare le proprie abitudini per ridurli al minimo, ad esempio concentrando la propria attività sulle pagine che non hanno subito modifiche recenti (magari a partire da quelle citate nella lista delle pagine più vecchie).
Per limitare la possibilità che si verifichi un conflitto di edizione, è consigliabile modificare le singole sezioni della pagina (se presenti offrono un bottone "modifica" sulla destra) anziché utilizzare la linguetta di modifica in alto.
Un altro modo di evitare i conflitti di edizione consiste nel fare un'unica modifica consistente al posto di più modifiche piccole e frammentate; in questo modo è più probabile che si subisca un conflitto, ma è molto meno probabile che lo si crei a danno di qualcun altro.
Quando un utente si sta occupando della stesura di una voce per un periodo di tempo prolungato, è buona norma inserire il Template:WIP per avvisare dei "lavori in corso". È sufficiente inserire, in alto nella voce, il tag {{WIP|nomeutente}} prima di procedere ad una modifica complessa, per toglierlo non appena si è terminato di lavorare. Gli altri utenti, vedendo il messaggio di avviso, eviteranno di modificare la voce (e di conseguenza non si avranno dei conflitti di edizione con l'utente che vi sta lavorando).
Quando viene salvata una versione precedente di una voce (ovvero quando si fa il revert, o il rollback di una voce) oppure una nuova versione basata su quella precedente (revert modificato), il sistema di avviso e prevenzione dei conflitti di edizione non viene attivato, ed è possibile che venga annullata inavvertitamente anche una modifica fatta nel frattempo. In un certo senso, in questo modo si possono verificare dei conflitti di edizione nascosti, ovvero si possono sovrascrivere le modifiche di qualcun altro senza accorgersene. Per evitare questo inconveniente si può copiare il testo dalla finestra di modifica della versione precedente in quella della versione più recente.
È sempre opportuno controllare le differenze tra le revisioni dopo aver ripristinato una versione precedente. Naturalmente, è sempre meglio cercare di evitare del tutto la necessità di revert incrociati.