piantumazione ( approfondimento) f sing (pl.: piantumazioni)
IPA: piantumaˈt͡sione
derivazione di piantumare (fonte Treccani); deriva da piantume, dispregiativo (vedi desinenza in "ume") di pianta, riferendosi ai prodotti di un semenzaio o di una coltivazione cresciuti male o sofferenti. Una prova di quest'etimo si trova in una lettera di Leopardi ad un vivaista al quale il poeta chiede di mandargli un "piantume". La lettera è citata alla voce "piantume" (voce gergale dei vivaisti già presente nel '700) nel "Grande Dizionario della Lingua Italiana" UTET.
Dizionario Hoepli online piantumare
Note sull'uso di piantumazione:
Il termine Piantumazione e suoi derivati e correlati non esiste nella lingua italiana. Soltanto il "Grande Dizionario della Lingua Italiana" della UTET lo riporta come voce gergale. Poiché però è di impiego assai comune negli ambienti e negli scritti di basso profilo tecnico, occorre ammettere che si tratta comunque di termine in uso (persino in alcune leggi e normative) solo dalla fine degli anni '70 , anche se indica una carente preparazione in materia da parte dell'autore.
"Piantumazione" sostituisce (male) l'italiano "piantagione" (nel senso dell'atto di mettere a dimora una pianta)