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Splafonare è un termine non molto consueto che viene utilizzato talvolta in ambito giuridico, talaltra in ambito finanziario, per intendere – in senso figurato - uno straripamento, un’invasione, un’esondazione, una fuoriuscita. Generalmente l’utilizzo di questa espressione è sempre ricollegato al comportamento di un soggetto, piuttosto che ad eventi naturali, donde la sua natura metaforica ed allusiva, e per certi versi canzonatoria (ad esempio “il vicino, nella costruzione del proprio muro di cinta, ha ampiamente splafonato rispetto ai confini della sua proprietà”; “risulta oltremodo evidente lo splafonamento di Tizio rispetto ai propri diritti”).
L’uso del verbo splafonare è praticato maggiormente nel linguaggio parlato rispetto a quello scritto, dal momento che la parola possiede una indubbia carica onomatopeica che rende immediatamente l’idea di quanto voglia intendere l'interlocutore che la utilizzi.
Con ogni probabilità il verbo splafonare deriva dall’espressione francese “plafond”, parola che sta a significare, tra l’altro, anche concetti come limite, confine, misura oltre i quali non è consentito spingersi. Talvolta utilizzato per indicare il superamento della soglia limite della disponibilità al prelievo bancario a mezzo bancomat. Saltuariamente si applica anche alla carica eccessiva di cationi nelle pile ministilo.