sistola f (pl.: sistole)
IPA: /ˈsistola/
probabilmente dal latino sitŭla cioè "secchia"; Uno dei significati della parola, il più antico attestato negli scritti di Francesco Redi, è quello di ‘vaso bucherellato per colare medicine’, accezione ormai del tutto in disuso; nel Nuovo Dizionario della Lingua Italiana di Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini (Torino 1861) viene per la prima volta registrato il significato di ‘arnese per strizzare i limoni’, mentre sono novecentesche le altre accezioni, quella di ‘ugello metallico munito di valvola che si applica all’estremità di un tubo per regolare e dirigere la fuoriuscita del liquido che vi fluisce’ e l’altra, riconducibile alla prima per estensione semantica, di ‘tubo di gomma, o altro materiale impermeabile, munito di tale ugello’. In questa varietà di ipotesi etimologiche e di accezioni semantiche, l’elemento unificante pare essere la collocazione regionale del termine: tutte le attestazioni della parola rimandano infatti ad autori fiorentini per nascita o per elezione linguistica. Al già citato Redi si aggiungono Ojetti, cui si deve la prima attestazione della parola nell’accezione di ‘ugello metallico…’ e Pratolini che è il primo a utilizzare il termine nel significato di ‘tubo di gomma…’. Da queste attestazioni d’autore, seppur limitate, vista la connotazione assolutamente poco letteraria della parola, emerge, come dato saliente, la localizzazione fiorentina. Anche l’uso contemporaneo, limitato ormai alle sole accezioni più recenti che si alternano e sovrappongono nella competenza dei parlanti, pare limitarsi all’area fiorentina e i vocabolari della lingua italiana che registrano la parola confermano questo dato, segnalandone all’interno della voce la sua toscanità.} etimologia -->