originariamente scritto in kanji come 有る, derivato dal kanji 有 che significa appunto "esistere o avere" e pronunciato seguendo la pronuncia kun, derivata dal giapponese antico. Nella lingua corrente il verbo si scrive generalmente utilizzando il solo hiragana, e la versione in kanji è rarissima.
Nel significato di "esserci, esistere" il verbo richiede la particella に per l'eventuale luogo, e la particella が (che specifica il soggetto) per ciò che vi si trova: ここ ("qui", luogo) + に, 本 ("i libri", soggetto) + が, ある ("ci sono", verbo)
Similmente, nel significato di "avere" il verbo richiede la particella は per la persona che possiede ciò di cui si sta parlando, e la particella が per la cosa posseduta (di fatto la costruzione è antitetica rispetto alla frase italiana): 私 ("io", persona che possiede) + は, 車 ("l'automobile", cosa posseduta) + が, ある ("avere", verbo).
In tutti i casi il verbo ある si può utilizzare solo in riferimento a oggetti inanimati: per riferirsi a persone o esseri viventi si utilizza il verbo いる (居る, iru)